Ma cos'è realmente la dieta chetogenica ?
La risposta è molto semplice: la dieta chetogenica è quel particolare regime alimentare che, grazie ad un ridotto apporto di carboidrati (tra i 20 ed i 50 grammi giornalieri circa), riesce ad indurre il nostro organismo ad attivare un meccanismo fisiologico conosciuto come "chetogenesi",
ovvero il meccanismo fisiologico che permette ai nostri mitocondri delle cellule epatiche di sintetizzare corpi chetonici a partire dall’ acetil-CoA: acetil-CoA + acetil-CoA -> acetoacetil-CoA + CoA-SH. L’acetil-CoA può combinarsi con l’ossalacetato, derivante dal metabolismo dei glucidi, per dare acido citrico e venire poi ossidato seguendo il ciclo di Krebs, oppure può seguire altre vie metaboliche, dando origine ad acido acetacetico da cui derivano gli altri corpi chetonici. (acido β-idrossibutirrico abbreviato in BHB ed acetone) . Il ruolo principale dei corpi chetonici è sostituire il glucosio come substrato energetico principalmente, ma non esclusivamente, per il SNC.
Quindi, qualunque dieta porti alla chetogenesi e ad uno stato di chetosi, ovvero la permanenza di corpi chetonici nel sangue pari o superiore a 0,6mmol/l di BHB, è definita chetogenica.
Non ne esiste solo un tipo però, ma diversi protocolli, sia ipo-lipidici (usati per dimagrimento e che costringono l'organismo ad utilizzare i grassi di riserva per la sintesi dei corpi chetonici) che iper-lipidici, utilizzati in ambiti terapeutici e dove la quantità di lipidi assunta viene modulata in base al valore di chetonemia desiderato per avere degli effetti terapeutici (protocolli 1:1, 2:1, 3:1 e 4:1): più si alzano i grassi alimentari, più si alzano i chetoni nel sangue a scopo terapeutico.
Ogni protocollo dovrà comunque rispettare 3 parametri fondamentali:
1) la "conditio sine qua non" è un apporto giornaliero di carboidrati inferiore alla soglia personale che permetta ad un determinato organismo la deplezione di glicogeno muscolare ed epatico e di conseguenza di attivare la chetogenesi (generalmente tra i 20 ed i 50 grammi giornalieri). Non fa differenza la fonte dei carboidrati , fa differenza l'opportunità per sazietà ed apporto di vitamine, per esempio, tra il mangiare 8 grammi di spaghetti oppure 350 grammi di cetrioli, perchè ambedue forniscono al nosto organismo 6 grammi di carboidrati, che sono l'unica cosa che conta per la chetogenesi, cioè la sintesi di corpi chetonici endogeni, proveniente da vari processi metabolici.
2) l'apporto proteico deve essere in grado in grado di supportare la massa magra affinchè non ve ne sia perdita, quindi NON in eccesso; la dieta chetogenica non è una dieta iperproteica, ma neanche in difetto, perchè poche proteine alimentari ci farebbero perdere massa magra. Mediamente i valori di riferimento sono tra 1 ed 1,5 grammi al giorno per ogni kg di peso, a seconda dei livelli di attività fisica.
3) apporto lipidi per la parte mancante a soddisfare il fabbisogno energetico giornaliero in base al tipo di obbiettivo e quindi al relativo protocollo.
4) si, non c'era scritto ma è fondamentale integrare in quantità corrette sia vitamine (a causa della riduzione delle fonti alimentari che le contengono per contenere l'apporto di carboidrati) che minerali (con un particolare riguardo agli elettroliti, da assumersi in quantitativi congrui).
Bisogna necessariamente che è un regime alimentare volutamente sbilanciato, per indurre la chetogenesi, non è un regime adatto a tutti gli organismi, in quanto ci sono si le indicazioni, ma anche le controindicazioni, che sarebbe bene valutare e/o farsi valutare da un professionista autorizzato prima di intraprendere un percorso chetogenico.
DIETE CHETOGENICHE A SCOPO DIMAGRANTE E TERAPEUTICO
LA DIETA CHETOGENICA VLCKD A FINI DIMAGRANTI
IN COSA CONSISTE LA VLCKD
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Apporto calorico 800 Kcal +/- 200~;
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Quota proteica prevista 1,2 -1,5 g per kg di peso corporeo (negli sportivi si può salire), utile a preservare la massa muscolare;
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Quota glucidica ≤ 50 g/die;
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Impiego di vegetali e ortaggi a basso tenore glucidico;
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Integrazione di K, Mg, Na, Ca e multivitaminico;
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Abbondante apporto idrico;
VANTAGGI DELLA VLCKD
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assenza di fame;
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sensazione di benessere psicofìsico;
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rapidità di risultati;
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protezione della massa magra;
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effetto mirato sulle adiposità localizzate;
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possibilità di alimenti proteici sostitutivi del pasto.
COME FACCIO A SAPERE SE SONO IN CHETOSI?
PER CHI È ADATTA LA DIETA CHETOGENICA
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Obesità grave o complicata;
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Obesità severa con indicazione alla chirurgia bariatrica (nel periodo pre-operatorio);
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Pazienti con indicazioni a rapido dimagrimento per severe comorbidità;
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Sovrappeso ;
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Ritorno al peso forma dopo una gravidanza;
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Aumento del peso in menopausa;
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Sindrome dell’ovaio policistico;
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Emicrania;
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Epilessia;
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Diabete mellito di tipo 2;
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Steatosi epatica non alcolica.
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Glicogenosi
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Fibromialgia
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Endometriosi
CHI NON PUÒ FARE LA DIETA CHETOGENICA
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Donne in gravidanza e allattamento;
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Insufficienza epatica e renale:
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Diabete Tipo 1;
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Disturbi psichiatrici gravi
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porfiria, aritmie, angina instabile, infarto miocardico recente;
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alcolismo;
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disturbi del comportamento alimentare DCA
Altri protocolli come la chetogenica ciclica, la chetogenica intermittente, la chetogenica pulita, la chetogenica lazy, o la chetogenica targettizzata e/o altri tipi, nascono in determinati ambienti per determinati scopi, ma non trovano riscontro negli studi scientifici e non sono utilizzate a livello medico e/o terapeutico.
E prima di tutto questo deve essere stabilito il motivo, l'obbiettivo, perchè è in base a questo fattore che tutto viene strutturato di conseguenza. Senza il contesto si parla a vuoto.